Letture 2010 | |
Gli anni che non stiamo vivendo |
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Dal delitto di Cogne a quello di Garlasco, - dalla strage di Columbine a quella di Erba, dall’attentato di Nassirya al terrorismo mediatico, i funerali di Giovanni Paolo II e l’elezione di Barack Obama, l' allarme pedofilia e l' emergenza ambientale, il nichilismo sessuale e quello giovanile, e poi gli outlet, i centri benessere, le sale massaggi, le badanti romene e le badanti oscene. Raccontando una serie di clamorosi casi di cronaca e analizzando i nuovi i miti d' oggi . Antonio Scurati offre una mappatura del presente — dei suoi vizi, dei suoi limiti, delle sue inconsistenze. Con sguardo lucido e impietoso, con forza etica e polemica, con affilata sensibilità letteraria, Scurati riflette sulla trasformazione della nostra società, caratterizzata da un tempo che si consuma nella frammentazione e nell’istantaneità, senza darci modo di capirlo. E neanche di viverlo .Non a caso, in questa nuova dimensione dell’effimero trionfante — della futilità agghiacciante — pare non ci sia più nessuna voce abbastanza forte e libera da elevarsi al di sopra del frastuono televisivo. Ma non è così. E questo libro lo dimostra.
ANTONIO SCURATI (Napoli 1969) è riceriatore alla IULM di Milano e coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Editorialista della “Stampa” , ha scritto i saggi Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (2003, finalista al Premio Viareggio) e Televisioni di guerra (2003) . Bompiani ha pubblicato, in versione aggiornata, il suo romanzo d’esordio, Il rumore sordo della battaglia (2006), il saggio La letteratura dell‘inesperienza (2006), e i romanzi Il sopravissuto, con cui l’autore ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, Una storia romantica (2007, Premio SuperMondello)e Il bambino che sognava la fine del mondo (2009, finalista Premio Strega 2009). Le sue opere sono tradotte in molti paesi stranieri.
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